“If you want to learn a language don’t take advice from native speakers”. In this article, I am going to talk about this statement I found in a blog. I am going to explain what I think about this sentence writing why I agree or disagree with it. If you want to know my thoughts about this topic, keep reading!

Spesso mi capita di fare ricerche e di leggere tanto, in particolare blog di altri insegnanti di lingua o di poliglotti. Questo è fondamentale per il mio lavoro perché mi aiuta a individuare i metodi migliori per me e per i miei studenti, per poter insegnare e imparare le cose al meglio.

Non è raro che in questi blog trovi spunti di riflessione interessanti, pensieri da sviluppare a modo mio. A volte però mi capitano anche teorie da smontare completamente in quando non sono affatto d’accordo con esse.

Alcuni giorni fa ad esempio, navigando in rete, ho trovato un articolo il cui titolo ha destato la mia attenzione. Il titolo in questione potrebbe essere tradotto con “Non accettare consigli che riguardano l’apprendimento della lingua dai madrelingua”, che mi ha incuriosito non poco e non ho resistito alla tentazione di leggerlo.

Perché non dovrei accettare suggerimenti da un madrelingua?

Credo che questa sia una domanda più che lecita e a questa ne aggiungerei altre due:

  • Chi se non un madrelingua può aiutarti a comprendere immediatamente gli errori commessi e aiutarti a correggerli?
  • Chi se non un madrelingua è in grado di farti notare tutte le sfumature e le sottigliezze del proprio linguaggio?

Ora non ho alcuna intenzione di tirare l’acqua al mio mulino dicendovi che, il solo e unico modo, per imparare una lingua è quello di assumere un’insegnante certificato con il quale fare pratica, perché non è assolutamente così. Anche il semplice conversare con una persona che fa tutt’altro nella vita, usando la lingua che state imparando, può fare la differenza, tanto meglio se questa persona è un madrelingua.

È indiscutibile che lo scambio porta benefici, per questo consiglio sempre ai miei studenti, soprattutto a quelli che vivono in Italia o che hanno la possibilità di circondarsi di italiani, di approfittare di tutte le occasioni per cimentarsi con l’italiano. È ovvio che coloro che conosciamo a una festa, in palestra o in un altro contesto non staranno lì a correggere tutti i nostri errori, ma dobbiamo essere comunque pronti a cogliere questa occasione per “sfruttare” a nostro vantaggio questa nuova conoscenza ed esercitarci. In questo modo è probabile che ci troveremo di fronte ad una pronuncia e ad un modo di esprimersi diverso da quello a cui siamo abituati.

Credo che il contatto con i madrelingua sia fondamentale, e lo dico per esperienza. Succede spesso, quando insegno a studenti di lingua inglese, che loro mi facciano notare particolarità, sfumature della loro lingua che a me sarebbero passate del tutto inosservate; e questo capita nonostante la lingua della quale parliamo sia l’italiano. Quello che voglio dire è che se si è pronti ad ascoltare gli altri e far tesoro di ogni piccola informazione che le persone possono darci si può migliorare tanto ed ogni singolo scambio può diventare un’occasione di crescita non solo linguistica ma anche personale.

Perché i madrelingua non sanno cosa significa imparare una lingua straniera?

Questa è la seconda affermazione che mi ha lasciata molto basita. Certo, è possibile che alcune persone non abbiano mai avuto la necessità o la voglia di imparare una lingua straniera; ma oggi viviamo in un mondo dove bisogna essere sempre più competitivi, in un mondo nel quale si richiedono conoscenze sempre maggiori e dove le aziende danno per scontata la conoscenza dell’inglese, oltre alla nostra lingua d’origine, e tanto meglio per noi se a queste ne aggiungiamo altre. Ma come si fa ad affermare che i madrelingua non sanno cosa significa imparare una lingua straniera?

Prendiamo il mio caso ad esempio: io lavoro per due scuole di lingua internazionali e la prima cosa che mi hanno richiesto è stata la conoscenza dell’inglese che ho usato per sostenere il colloquio, e che utilizzo con i principianti.

Questo presuppone che io, come tanti altri insegnanti di lingua, sia stata a mia volta una studentessa di lingue straniere e sia consapevole dello sforzo, dell’impegno e determinazione necessaria per imparare e migliorare una lingua.

Conclusione

Stare a contatto con i madrelingua può rivelarsi una parte importante del processo di apprendimento, altrimenti non si spiegherebbe la popolarità dei siti che permettono scambi linguistici e non avrebbe senso la scelta delle scuole di lingue di inserire all’interno del proprio staff insegnanti madrelingua.

È ovvio che non tutti hanno la possibilità di fare pratica con i madrelingua e che questo non è l’unico modo per esercitarsi. Infatti non tutti hanno amici che parlano proprio la lingua che stanno imparando, oppure non tutti vogliono o possono permettersi di pagare le lezioni con gli insegnanti. Ci sono infatti tanti altri metodi e risorse, soprattutto online, a cui far riferimento per imparare e migliorare le proprie abilità linguistiche.

D’altra parte però non si può affermare la completa inutilità o incapacità dei madrelingua in generale, perché si rischia di commettere un grande errore di valutazione. Nessuno conosce la lingua meglio di una persona che è nata e cresciuta parlando quella lingua, e anche dopo anni e anni di studio ci sarà sempre qualcosa di nuovo, anche solo un piccolo dettaglio, da imparare.

È questo il motivo per il quale consiglio, se è possibile, di conversare con gli italiani e di “rubare” loro con le orecchie quanto più possibile, per poi riutilizzarlo nelle proprie frasi.

Read my 7 tips to be able to have a conversation in Italian with Italian native speakers!

ilaria firma

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Supplementary Worksheet
Smontare: to take apart, demolish
Sottigliezze: details
Tirare l’acqua al (proprio) mulino: to feather your own nest
Circondarsi di: being surronded by
Basita: stunned
Dare per scontata: take for granted
Sostenere il colloquio: to interview
Non avrebbe senso: it wouldn’t make sense