In this article, you will find 5 common mistakes Italian learners (or at least my students) make more.
Sometimes some mistakes can be corrected immediately, other time is more difficult to fix them and explain why the phrase doesn’t work. Often this happens when students need a deeper knowledge of grammar.
But in any case with some practice and a little goodwill, everybody can avoid these mistakes and become better Italian speakers.
So if you are curious to know more please keep reading!
Essendo italiana ed insegnando questa lingua agli stranieri è molto interessante per me vedere come studenti di nazionalità diverse si approcciano allo studio della lingua di Dante e capire quali sono le cose che apprendono con maggiore facilità e quali invece creano loro problemi.
Uno degli argomenti che di certo li fa soffrire non poco è l’apprendimento e l’uso dei verbi, come ho potuto constatare di recente con un piccolo sondaggio effettuato su Instagram, ma ahimé ce ne sono anche altri che seppur non ritenuti così complicati possono dare del filo da torcere.
Qui di seguito ho elencato i 5 errori più comuni in italiano, o almeno i 5 errori che ho riscontrato più di frequente durante le lezioni con i miei studenti con le relative spiegazioni, partendo da quelli più banali, che spesso sono dovuti a distrazione, fino ad arrivare a quegli errori che per essere eliminati definitivamente hanno bisogno di uno studio più attento e accurato.
1. Le parole problema e aiuto
È inutile dire che la parola problema è un vero problema. In molti la sbagliano ripetutamente ed è anche facile capire il perché. In base alle regole che impariamo fin dalle primissime lezioni di italiano le parole che terminano con la a sono femminili e devono essere accompagnate dall’articolo femminile. Attenzione però, alcune parole fanno eccezione e problema è proprio una di queste. Quindi ricordate che è corretto dire il problema e mai la problema.
La parola aiuto invece è un termine che viene usato male prevalentemente da coloro che parlano lo spagnolo e il portoghese a causa di una traduzione diciamo… un po’ troppo letterale. In italiano la aiuta (articolo + nome) non esiste, esiste però l’espressione la aiuta che significa “Someone helps her”. Ricordate quindi di dire sempre l’aiuto (nella forma maschile) e mai la aiuta!
2. Gli articoli dopo gli aggettivi dimostrativi e indefiniti
Niente panico, non voglio parlarvi di grammatica e tra un attimo capirete che questo errore è molto più facile da capire e correggere di quanto pensiate.
Sebbene anche noi italiani sbagliamo quando parliamo la nostra lingua, trovo che questo tipo di errore sia davvero molto particolare, ed è praticamente impossibile che un italiano lo commetta. Vi state chiedendo il perché? Semplicemente perché dà vita ad una frase davvero molto ma molto strana.
Sono certa che questo errore nasce dal fatto che in italiano devono essere usati praticamente sempre, ad eccezioni di pochi rari casi. Ed è per questo che spesso ho sentito i miei studenti dire frasi come “Alcuni gli zii”, “Molte le persone”, “Quelle le storie”, e così via…
Come vi ho già accennato una frase strutturata in questo modo è molto strana, e questo tipo di errore colpirà un italiano molto più di altri, come sbagliare la finale di una parola oppure un congiuntivo.
Da ora in poi ricordate che quando dovete usare un aggettivo indefinito (tanto, poco, molto…) o un aggettivo dimostrativo (questo, quello…) l’articolo è di troppo. Quindi dire “Alcuni zii”, “Molte persone” oppure “Quelle storie” è corretto ed è più che sufficiente!
3. Le frasi che indicano durata
“Piove da due giorni fa” o “dorme da due ore fa” sono due frasi solo parzialmente corrette, infatti in entrambi i casi c’è… un po’ troppo. In questo tipo di espressione non possiamo utilizzare insieme le parole da e fa: dobbiamo sceglierne una.
Allora come possiamo rendere la frase più italiana? Ci sono diverse opzioni per esprimere esattamente lo stesso concetto ma in modo corretto.
- Piove da due giorni.
- Ha cominciato a piovere due giorni fa.
- Sono due giorni che piove.
Anche per l’altra frase possiamo usare delle espressioni migliori come:
- Dorme da due ore.
- Ha cominciato a dormire due ore fa.
- Sono due ore che dorme.
Quindi da questo momento state attenti a non costruire frasi troppo pesanti pensando di renderle più belle, ma pensate semplice e sono sicura che anche le vostre frasi saranno perfette!
4. Avere senso o fare senso?
Queste sono due espressioni molto simili che però in italiano hanno un significato totalmente diverso. L’errore è spesso in agguato quando i miei studenti vogliono dire in italiano “it makes sense”. Purtroppo però se si fa ricorso ad una traduzione letterale il risultato non è quello sperato e infatti spesso mi dicono “fa senso”.
L’espressione fa senso non significa altro che una cosa non è di mio gradimento, è disgustoso, fino ad arrivare ad un più estremo mi fa schifo. Insomma una traduzione che non si avvicina neanche lontanamente alla formula ha senso, che significa questa cosa ha una sua logica.
Quindi le prossime volte che dovrete far ricorso a questa espressione prendetevi un attimo per riflettere e sono sicura che direte la frase giusta.
5. Meglio o migliore? Peggio o peggiore?
Meglio, migliore, peggio e peggiore sono quattro termini che meritano di entrare nella classifica de i 5 errori più comuni in italiano commessi dai miei studenti e di conseguenza possono essere considerati tra le cose più difficili da imparare e con cui avere a che fare.
Un modo per sbloccare la situazione è capire se la parola che dobbiamo pronunciare è un aggettivo (migliore, peggiore) oppure un avverbio (meglio, peggio).
es. La mia canzone è migliore della tua (migliore = più buona/più bella = aggettivo).
Io canto meglio di te (meglio = più bene/in modo migliore = avverbio).
Il mio tema di italiano è peggiore del tuo (peggiore = più cattivo/più brutto)
Oggi sto peggio di ieri (peggio = più male/in modo peggiore)
N.B. Più bene e più male sono caldamente sconsigliati in italiano, io li ho usati solo per farvi capire da quale parola derivano. Evitate perciò il loro uso e prediligete sempre meglio o peggio.
Imparare bene i gradi degli aggettivi e degli avverbi non è qualcosa di così automatico, pertanto per assimilarli e usarli come si deve c’è bisogno di tempo ed esercizio. Pensate che addirittura agli italiani può capitare di confondersi quando devono usare questi aggettivi e avverbi.
Questa accennata qui è solo una breve, anzi brevissima spiegazione ma credo che ne riparleremo presto per approfondire l’argomento!
Conclusione
Quelli citati in questo articolo sono i 5 errori più comuni in italiano, o perlomeno gli errori che sento ripetutamente dai miei studenti. Alcuni possono essere considerati errori di distrazione, mentre altri sono invece dovuti alla mancata comprensione della teoria oppure più semplicemente alla mancanza di pratica.
Ciò che ripeto sempre ai miei studenti è infatti la necessità di esercitarsi e mettere in pratica attraverso la conversazione quanto si è appreso con lo studio della teoria e mediante gli esercizi. Per me questa è una cosa imprescindibile in quanto l’obiettivo finale di qualsiasi studente di lingua è quello di riuscire a parlare in modo sicuro e scorrevole!
Sei d’accordo con me? Anche tu commetti gli stessi errori? Scrivilo nei commenti! :)
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