In today’s article called “Bene o Buono?”, I am going to talk about these challenge words. These are difficult as much as Meglio, Migliore, Peggio, and Peggiore. And this is the reason why I thought it was a good idea to dedicate some time to explain them.
Bene e buono sono due parole problematiche per i miei studenti. Essi sono considerati difficili da usare proprio come meglio e migliore, peggio e peggiore dei quali ho già parlato in precedenza.
A spingermi a scrivere questo articolo è stato il riscontrare la difficoltà nella scelta del termine giusto, confermata proprio pochi giorni fa dalla seguente frase proferita da uno studente:
– È stata una serata benissima!
Frase che diciamocela tutta, è davvero lontana dall’essere corretta.
Tornando a bene e male e analizzando queste due parole, possiamo accorgerci che esse non sono così difficili da usare come sembra, basta solo tener presenti alcune semplici cose e fare un po’ di pratica.
Quando si usa bene?
Bene è un avverbio, ed esso segue generalmente il verbo. Il suo opposto è male, ma sono certa che ne siete a conoscenza!
- Io cucino bene.
- Io cucino male.
Bene come gli altri avverbi è invariabile e mi dà delle spiegazioni in più sul modo in cui io faccio un’azione, cioè se io sono bravo o meno a farla.
Nelle frasi precedenti io potrei chiedermi: “Come cucino io? Bene. Male.”
Quando si usa buono?
Buono è un aggettivo che ci dà qualche spiegazione in più sul nome.
- La pizza buona.
- Il bambino buono.
Come si può notare da questi esempi, gli aggettivi non sono invariabili come gli avverbi e per questo la lettera finale varia a seconda del genere e del numero che esso accompagna.
Attenzione però!
L’aggettivo può seguire non solo il nome ma spesso segue il verbo essere.
- La mia cucina è buona!
Vi state chiedendo il perché?
Per farvi capire meglio vorrei farvi un altro esempio usando un aggettivo diverso.
- La studentessa è educata.
Sono sicura che in questo caso è chiaro a tutti voi che educata si riferisce alla studentessa, e non al verbo, anche se lo segue. Stessa cosa dicasi per la frase precedente: La mia cucina è buona!
In questo caso, anche se buona segue il verbo fa riferimento a “la mia cucina”, e ovviamente non indica il modo in cui il soggetto compie l’azione.
Conclusione
Bene e buono sono due parole che possono facilmente confondere coloro che studiano la lingua italiana, ma se vi fermate un attimo a riflettere sulle parole da usare, riuscirete a trovare facilmente quella più giusta.
Quando vi trovate in difficoltà chiedetevi:
- In che modo è svolta l’azione?
- Come è o quale caratteristica ha il nome a cui ci riferiamo?
Nel primo caso il termine giusto sarà bene, nel secondo buono!
Semplice no?!

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