Conoscete la parola cioè? Siete in grado di utilizzarla correttamente?
Visto che molti di voi mi hanno chiesto di spiegargli questa parola ho deciso di concentrarmi su di essa, fornendovi spiegazioni ed esempi che vi aiutino ad utilizzarla correttamente.
Cioè fa parte di un gruppo di parole come proprio, magari, ormai particolarmente difficile per gli stranieri, perché in italiano è usata in modi diversi e nella lingua degli studenti non è sempre facile trovare una traduzione univoca che le cada a pennello.
Cioè si usa in 4 modi particolari:
- come riempitivo
- con valore esplicativo
- come domanda
- per correggere qualcosa
Vediamoli nel dettaglio.
1. Cioè come riempitivo.
Probabilmente sapete già cosa sono i riempitivi. Sono parole del tutto prive di significato che vengono usate per evitare pause e silenzi.
In realtà ho già parlato di questo argomento in modo piuttosto approfondito in un articolo precedente chiamato I filler italiani, ma se per qualche motivo ve lo siete perso correte a leggerlo e ad ascoltarlo!
Dunque dicevo che Cioè è proprio uno di questi riempitivi. Facciamo degli esempi:
- Vorrei andare a trovare Maria ma sai… cioè.. non so se possa farle piacere oppure no… Quindi, cioè… vedremo cosa succederà!
- Cosa intendi con questo? Mah, volevo dire che… cioè.. credo che questo investimento, insomma… non credo che sia una buona idea!
Ricordate:
Cioè, quando usato come filler, così come tutti i riempitivi, dona alla conversazione una certa naturalezza, ma se non volete apparire impreparati, ed insicuri, cercate di non abusarne.
2. Cioè con valore esplicativo
Cioè è utilizzato molto spesso per spiegare qualcosa, è usato cioè quando si vogliono fornire ulteriori dettagli. In questo caso potrebbe essere sostituito con “ossia, intendo dire…”
Vediamo degli esempi:
- Mi piacerebbe imparare a cucinare, cioè vorrei seguire dei corsi di cucina.
- Luigi è proprio un tuttologo, cioè sa davvero tutto.
- Siamo di nuovo in zona rossa, cioè non possiamo uscire di casa senza un valido motivo.
3. Cioè usato come domanda
Il secondo punto ci conduce direttamente a un altro e ovvero all’uso di cioè come domanda.
Vi spiego meglio. In questo caso cioè si usa non per dare una spiegazione ma per riceverne una. Date un’occhiata ai seguenti esempi:
A. Sai ho combinato un gran casino! B. Cioè? Cosa hai fatto?
A. Ho deciso di cambiare taglio di capelli. B. Cioè? Come ti piacerebbe farli?
A. Secondo me devi fare delle modifiche al tuo testo. B. Cioè? Puoi spiegarti meglio?
4. Cioè con valore correttivo
In questo quarto e ultimo caso cioè è usato con valore correttivo, questo significa che è usato per correggere o modificare un’affermazione. In questo caso questo termine potrebbe essere sostituito con “o meglio”.
- Vorrei fare un viaggio, cioè vorrei fare il giro del mondo!
- Mi hanno detto che Paolo è stabile, cioè è in via di guarigione!
- Sei bravo a giocare a tennis? Sì… cioè me la cavo!
Conclusione
Cioè è una parola molto particolare. A seconda del contesto, dell’intonazione con cui la pronunciamo il suo significato può cambiare. In ogni caso, sia che essa venga usata come riempitivo o con valore esplicativo. È indubbio che cioè è una parola estremamente diffusa e comune tra gli italiani.
Voglio dare a voi lo stesso consiglio che do sempre ai miei studenti: provate a scrivere frasi con cioè o con qualsiasi altra parola che ha molteplici significati, mettendone in evidenza di volta in volta uno. In questo modo capirete alla perfezione come si usano questi termini.
Esercitandovi, quando ascolterete un italiano parlare sarà molto più facile capire in che modo è usata quella data parola, e non vi troverete più di fronte a frasi ambigue o poco chiare.

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