In today’s article called “Le parole straniere in italiano” I talk about words from other languages, which we currently use in Italian. Most of them come from the English language, while others come from French, Spanish, Portuguese, and so on…

L’italiano è una lingua ricca e varia, che nel corso del tempo ha assimilato e fatto sue molte parole straniere. 

Probabilmente tutti voi sapete che attualmente sono le parole inglesi a farla da padrona, ma come vi ho già spiegato nel mio articolo “Parole straniere con accento italiano: sì o no?” nel passato, c’è stato un boom di termini francesi, come abat jour o boutique.

È interessante notare però come anche altre lingue hanno contribuito all’evoluzione dell’italiano, il quale, in molti casi, ha assimilato le parole lasciandole invariate senza renderle cioè più italiane.

Alcuni esempi ci vengono dal:

  • giapponese: Karate, karaoke, sushi.
  • cinese: ginseng, wok, yin e yan.
  • russo: zar,  troika, vodka.
  • portoghese: fazenda, fado, favela.
  • arabo: falafel, imam, hammam.

Sono sicura che per voi leggere ed ascoltare questo può essere molto interessante, soprattutto se tra quelle elencate riconoscete parole che fanno parte della vostra lingua. Detto questo però, per dovere di cronaca, sono tenuta a precisare che la sproporzione tra gli inglesismi e le parole che provengono da altre lingue è abissale.

L’enciclopedia Treccani analizzando i forestierismi ha affermato che:

il numero degli anglicismi supera quello di tutte le altre lingue messe insieme, ed è un fenomeno in crescita con una rapidità che non ha uguali nella nostra storia. Quasi la metà delle parole del nuovo millennio è in inglese puro, ma si supera il 50% se si conteggiano anche le forme ibride (link), come twittare o googlare.”

Come si usano le parole straniere in italiano?

Il nostro uso delle parole straniere in italiano è un po’ particolare, in quanto cerchiamo di utilizzarle mantenendo però le regole grammaticali caratteristiche della nostra lingua. Mi spiego meglio ampliando ciò che ho solo accennato nell’articolo   “5 caratteristiche dell’italiano”.

1. Con le parole straniere usiamo sempre gli articoli italiani

  • il wi-fi
  • il sushi
  • la toilette
  • la star
  • lo chalet
  • lo storytelling 
  • l’email
  • l’host

 Da questo elenco di parole potete notare cose tipiche dell’italiano, cioè:

  • L’articolo maschile il o lo dipende dalla lettera iniziale della parola successiva.
  • Sushi comincia con s+vocale per questo l’articolo ad esso associato è il.
  • Chalet comincia con ch e anche se teoricamente dovrebbe avere l’articolo il, il suo suono in realtà è sc- e per questo per gli italiani è logico associare ad esso lo.
  • L’articolo l + apostofo. L’articolo l’ è usato sia con parole maschili, sia con parole femminili che cominciano con la vocale, come in l’email o con l’h, come in l’hotel,  proprio come avviene con i termini italiani.

2. Con le parole straniere usiamo solo la forma singolare

Una caratteristica molto particolare della lingua italiana prevede l’uso esclusivo della forma singolare quando si usano parole straniere, come nei seguenti casi: 

  • Il computer – I computer
  • L’hotel – Gli hotel
  • La boutique – Le boutique

Perchè non usiamo il plurale? 

Quando usiamo quelli che vengono definiti “forestierismi crudi”, cioè parole straniere utilizzate nell’italiano senza modificarle per renderli più “italiani”, gli articoli viene in nostro soccorso. È l’uso degli stessi articoli a determinare e a farci capire se una parola straniera è singolare o plurale, maschile o femminile, anche senza aggiungere le finali -e o -i come in italiano, oppure la -s come in inglese.

Infatti se io dicessi una qualsiasi delle frasi seguenti:

  • Ci sono molti computers
  • Ha conosciuto le stars di Hollywood
  • le citycars sono davvero pratiche in città

Molti si chiederebbero che motivo ho di usare quella -s finale, visto che gli articoli e gli aggettivi ci consentono di capire tutto.

Quindi ricordate che dire filmi, festivali, appe, hotels, come talvolta mi è capitato di sentire,  in italiano non è corretto, utilizzate solo la forma singolare variando l’articolo quando necessario.

3. La maggior parte delle parole inglesi sono maschili

In generale quando ci troviamo davanti ad un termine straniero, inglese soprattutto l’articolo giusto da utilizzare è quello maschile, perché in italiano il genere maschile è il genere di default, è il genere che viene utilizzato soprattutto quando non ci sono delle regole chiare a cui appigliarsi con quella determinata parole. 

E questo non deve stupirci, anzi, vi ho già spiegato in precedenza che  quando abbiamo un gruppo misto, composto cioè da uomini e donne, si usa sempre il maschile plurale, ad esempio: un gruppo di adulti, un gruppo di amici, di studenti, di bambini, e così via.

4. I nomi femminili

Fin qui abbiamo detto che le parole straniere, in italiano diventano maschili. Questo è vero ma non per tutto. Ci sono alcune parole che sono di fatto femminili, come:

  • e-mail, 
  • brochure
  • toilette

Ma come si è deciso che questi termini sono femminili?

La scelta è stata fatta perché in tutti questi casi la traduzione italiana corrisponde a un sostantivo femminile. Ma analizziamo nel dettaglio queste parole:

  • E-mail: tutti sapete cos’è un’email e in italiano questa parola è femminile perché la sua traduzione è posta elettronica. 
  • Brochure: la brochure non è altro che l’opuscolo di poche pagine. A questo punto potreste chiedermi perché brochure è femminile se corrisponde ad opuscolo? In realtà in italiano la parola più vicino a brochure è brossura e per questo motivo il termine non può essere altro che femminile.
  • Toilette: ecco un termine molto usato in italiano ma di derivazione francese. Toilette è una parola femminile in quanto il suo corrispettivo italiano è giustappunto toletta.

Conclusione

In questo articolo ho voluto spiegarvi alcune regole che per noi parlanti italiane sono davvero scontate ma che spesso è necessario mettere in evidenza e spiegare bene ai miei studenti.

Leggete bene queste regole e fatele vostre perché non sono affatto difficili, ma potranno darvi una gran mano quando vi esprimete in italiano, perché vi faranno parlare con sicurezza e in modo corretto anche quando utilizzate parole straniere in italiano.

ilaria firma
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