Are you struggling with prepositions? New tips are ready for you!
In today’s article called “Le preposizioni di tempo”, I am talking about prepositions of time, focusing on how to express future actions and how to express duration.
If you are curious, don’t miss out on this new episode!
Oggi continuiamo a parlare di preposizioni, aggiungendo un altro piccolo tassello che ci consentirà alla fine di padroneggiarle e di usarle al meglio. Quest’oggi in particolare voglio parlarvi delle preposizioni di tempo, concentrandomi in particolar modo su quelle che indicano durata e su quelle che indicano azioni che avverranno nel futuro.
Ma prima di cominciare prendetevi un momento per poter leggere gli articoli precedenti chiamati Le preposizioni italiane e Uso pratico delle preposizioni per poter approfondire gradualmente la vostra conoscenza su questo argomento di grammatica italiana.
Dunque, sono certa che tutti voi sapete che in italiano le preposizioni che possono indicare quando avviene un’azione sono diverse. Ma per evitare qualsiasi dubbio o confusione le elencherò di seguito:
– A: è una preposizione che viene usata per indicare una specifica ora:
- Alle 7 esco di casa.
- A mezzanotte vado a dormire.
Ricordate che questa preposizione non ammette dubbi perché l’azione avviene in un momento specifico.
– PER: è una preposizione che non indica un’ora specifica ma è usata come approssimazione:
- Ci vediamo stasera per le nove?
- Per le tre viene a prendermi il mio fidanzato.
Dunque per indica che all’incirca a quest’ora l’azione avverrà, ma quest’azione potrebbe accadere sia prima sia dopo (cosa un po’ più probabile).
– TRA + e: è una preposizione che a livello di precisione e accuratezza si colloca tra A e Per:
- Mi chiameranno tra le 4 e le 5.
- Tra venerdì e sabato dovrei ricevere i risultati del mio test.
Come potete notare da queste frasi l’azione deve avvenire in uno specifico arco temporale, non prima non dopo anche se non c’è precisione sul momento in cui avverrà.
Ma andiamo avanti e concentriamoci su alcune cose un tantino più difficili, che davvero spesso fanno penare i miei studenti, in particolare come esprimere in italiano la durata delle azioni e le azioni che avverranno nel futuro.
Prima di procedere con questa spiegazione però, vi chiedo di dotarvi di carta e penna e di provare a creare nuove frasi sull’esempio di quelle che trovate in questa spiegazione. Questo esercizio pratico vi aiuterà di sicuro a fare chiarezza e ad utilizzare al meglio tutte queste preposizioni.
Dunque, partiamo subito con le preposizioni che riguardano la:
Durata delle azioni
Generalmente le frasi che indicano la durata delle azioni sono piuttosto difficili per i miei studenti. Pensate che ne avevo parlato già in uno dei miei primissimi articoli chiamato I 5 errori più comuni in italiano.
L’errore più frequente che mi è capitato di sentire è quello di usare insieme, nella stessa frase, le parole da e fa.
Ricordate: Anche se in inglese questo è possibile, in italiano non lo è, anzi sarebbe un errore non da poco!
Ma quali sono le preposizioni che indicano la durata di un’azione nel tempo? Due in particolare: Per e da.
- Per (usato con il passato prossimo): Per due anni ho vissuto in Scozia.
- Da (usato con il presente): Da sei mesi vivo in una nuova casa.
- Da (usato con il passato prossimo): Da sei mesi mi sono trasferita in una nuova casa.
È chiara la differenza tra queste frasi? Fermatevi un secondo a riflettere su di esse.
Probabilmente per alcuni di voi la differenza sarà evidente, per altri no. Allora, per eliminare qualsiasi dubbio vorrei procedere con l’analizzare ognuna di queste frasi, aggiungendone delle altre:
- Per due anni ho vissuto in Scozia.
In questa frase è stato messo in evidenza come nel passato per un periodo di due anni io ho compiuto l’azione di vivere in Scozia, azione che attualmente non è più svolta! Proviamo a fare un altro esempio:
- Per un anno ho studiato lo spagnolo.
Anche in questa frase si capisce che nel passato per circa un anno ho compiuto l’azione di studiare lo spagnolo, e grazie all’uso del passato prossimo capisco che questa azione oggi non viene più svolta.
Altra cosa interessante che emerge da questi esempi è che non abbiamo nessun riferimento su quando sono avvenute queste azioni: in pratica sappiamo che sono avvenute nel passato, ma non sappiamo il momento esatto e ne conosciamo la durata.
2. Da sei mesi vivo in una nuova casa.
Questa frase indica che sei mesi fa ho cominciato a fare un’azione, quella di vivere in una nuova casa, e che tutt’ora continuo a fare. Proviamo a fare un altro esempio:
- Dal 2018 scrivo regolarmente il mio blog di italiano.
L’azione è cominciata nel 2018 e la presenza del tempo presente mi indica che l’azione continua ad essere svolta ancora oggi.
3. Da sei mesi mi sono trasferita in una nuova casa.
Quest’ultima frase invece indica quanto tempo fa è stata fatta l’azione, in particolare quella di trasferirsi. Potremmo facilmente modificarla, lasciando però il suo significato invariato dicendo:
- Sei mesi fa mi sono trasferita in una nuova casa.
Per rendere la spiegazione ancora più chiara vi fornirò un altro esempio:
- Ho cominciato a suonare la chitarra da tre mesi, che potrei facilmente sostituire con:
- 3 mesi fa ho cominciato a suonare la chitarra.
Anche in questi casi nonostante ci siano strutture diverse il significato delle frasi non cambia, e so come nell’esempio precedente quando ho cominciato a fare quella determinata azione.
Azioni che avverranno nel futuro
Quando vogliamo parlare di azioni che avverranno nel futuro le preposizioni più usate in assoluto sono tra e fra. Il loro significato è praticamente identico ma la scelta dell’una o dell’altra preposizione potrebbe dipendere dalla volontà di evitare la ripetizione degli stessi suoni. Ad esempio:
- Fra tre settimane partirò per le Maldive, sarà probabilmente preferita a
- Tra tre settimane partirò per le Maldive.
Ma che cosa indicano le preposizioni tra o fra nelle frasi viste sopra? Esse indicano che alla scadenza di quel determinato periodo di tempo (tre settimane nel nostro caso) l’azione avverrà. Proviamo a fare un altro esempio.
- Tra circa un mese in Italia riapriranno le scuole.
Anche in questo caso per noi è chiaro che alla fine di questa trentina di giorni che devono trascorrere (alla scadenza del mese quindi), i bambini e i ragazzi italiani faranno ritorno a scuola.
Attenzione!
Molto spesso coloro che parlano inglese tendono ad usare la preposizione in per esprimere frasi al futuro. Ad esempio.
- In tre settimane il passaporto sarà pronto.
- In due anni mi trasferirò in Italia.
Queste frasi non sono giuste al cento per cento se con esse intendiamo che l’azione avverrà alla fine del periodo di tempo citato (due anni o tre settimane), ma sono perfette se con esse intendiamo che l’azione può avvenire come limite massimo in due anni o in tre settimane, ma niente esclude che esse possano avvenire anche prima. Ad esempio:
- In tre settimane il passaporto sarà pronto, significa che entro tre settimane riuscirò ad ottenere il mio documento (le tre settimane sono il limite massimo da non superare), probabilmente lo otterrà prima ma non oltre questo periodo di tempo indicato.
- In due anni mi trasferirò in Italia, significa che al massimo tra due anni comincerò a vivere in Italia ma se le condizioni me lo permetteranno potrò fare quest’azione anche prima, ad esempio tra sei mesi.
Conclusione
In questo articolo ho cercato di fornirvi altri tasselli oltre a quelli già spiegati negli articoli precedenti sulle preposizioni.
Questo è un argomento piuttosto ampio e complesso, e probabilmente se avete già letto le altre mie spiegazioni avete notato che sto cercando di procedere per gradi e darvi informazioni semplici ma allo stesso tempo approfondite ed esaustive.
Ovviamente data la vastità di questo argomento scriverò altri articoli sulle preposizioni e spero tanto che queste spiegazioni vi aiutino a sentirvi più sicuri quando le utilizzate e a non farvi più brancolare nel buio alla ricerca della preposizione giusta.

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