In today’s article called “L’importanza del Silenzio”, I would like to dispel a myth that is speaking fast with no breaks makes you a better speaker.

In the following lines, you’ll find out why it’s something I disagree with, and you can find my thought explained in 4 points.

Quando si studia una lingua straniera lo scopo che tutti noi ci prefiggiamo è quello di parlare,  quindi non fatico a credere che per molti questo titolo potrà sembrare fuorviante e fuori luogo.

Ma non è andate nel panico! Nelle righe che seguono argomenterò questo titolo e vi darò tutte le informazioni attraverso le quali capirete perché il silenzio è così importante.

Miti da sfatare

Spesso mi è capitato di raccogliere gli sfoghi dei miei studenti, alcuni dei quali si sentivano frustrati perché non erano ancora in grado di parlare l’italiano dei loro sogni.

Fin qui nulla di sconvolgente: tutti sanno che per imparare l’italiano, come qualsiasi altra lingua è necessario tempo. È infatti un percorso lungo, una maratona come ho già detto in passato, e soprattutto un percorso individuale che non prevede sfide con gli altri ma solo con se stessi.

La cosa che mi ha fatto riflettere però è stata il riscontrare che per molti parlare in modo naturale corrisponde al parlare velocemente, senza pause e interruzioni: insomma tutto ciò che non si dovrebbe fare. Essendo questo un mito che credo debba essere sfatato definitivamente, nelle righe che seguono ho evidenziato 4 punti che spiegano l’importanza del silenzio e delle pause.

1. Le pause consentono di pensare

Quando si parla una lingua straniere, i piccoli momenti di silenzio ci danno l’opportunità di pensare alla parola migliore da usare, alla forma verbale più giusta. Insomma, sono una risorsa utilissima per poter rendere il nostro discorso il più accurato possibile. 

Ma pensateci bene: le pause sono utili anche a coloro i quali parlano la propria lingua… Non ci credete? Se io facessi una domanda alla quale non avete mai pensato, o alla quale non avete ancora pensato, automaticamente, senza volerlo, farete silenzio per qualche istante per schiarirvi le idee prima di cominciare a parlare!

Allora vi chiedo: perché le pause dovrebbero essere censurate quando si parla una lingua straniera se ne facciamo uso quando parliamo la nostra? Buon quesito, non trovate?!

2. Il silenzio dà il ritmo al discorso

Un discorso chiaro ed efficiente è costituito da parole e da pause. Senza questa combinazione sarebbe davvero difficile seguire il flusso di un discorso. Le pause inserite nei punti giusti danno ritmo alle nostre frasi e fanno sì che l’ascoltatore mantenga alta l’attenzione. Facciamo un esempio nel quale non inserisco i dovuti silenzi:

“il-silenzio-è-una-componente-fondamentale-del-discorso-non-è-importante-solo-quello-che-si-dice-le-parole-che-si-usano-ma-anche-il-modo-in-cui-vengono-comunicate-le-informazioni”

Sono sicura che anche se avete capito tutto quello che ho detto, se continuassi a parlare in questo modo per altri 20 o 30 secondi, la vostra attenzione calerebbe. Se invece adoperassi le pause nei punti giusti sarebbe molto più piacevole per voi continuare ad ascoltarmi, come di seguito:

“Il silenzio è una componente fondamentale del discorso. Non è importante solo quello che si dice, le parole che si usano, ma anche il modo in cui vengono comunicate le informazioni.”

Sicuramente troverete questa seconda comunicazione più efficace e più facile da seguire. Dunque, questo punto ci porta direttamente al successivo:

3. Il silenzio consente di enfatizzare i punti più importanti

Nel paragrafo precedente abbiamo visto quanto un discorso privo di pause e di silenzi risulti piatto e di difficile comprensione. Mettere infatti le pause al momento e nel punto opportuno danno non solo ritmo al discorso, ma permettono di enfatizzare i punti salienti.

Pensate ai migliori oratori: l’uso strategico delle pause consente loro di catalizzare l’attenzione su di sé e di far pendere letteralmente gli ascoltatori dalle loro labbra. Inoltre i silenzi “studiati”, volontariamente più o meno lunghi, posti davanti alle frasi cruciali, hanno proprio l’obiettivo di dare maggior risalto a quel dato punto o concetto.

4. Il silenzio diminuisce l’uso dei filler

Tutti voi sapete cosa sono i filler giusto? I filler o riempitivi in italiano sono delle parole che sono usate appunto per riempire i vuoti. Ho già parlato di essi in modo approfondito in un articolo scritto un po’ di tempo fa, quindi se volete saperne di più vi invito a leggerlo e ad ascoltarlo, se invece li conoscete già e non avete bisogno di una rinfrescata andate avanti con questa lettura e questo ascolto.

Dunque, una cosa che vorrei farvi notare è che a volte il silenzio è preferibile ai filler. Mi spiego meglio: è un fatto che i riempitivi rendono il linguaggio più naturale, quindi il loro uso non deve essere considerato un problema, anzi. D’altra parte però è bene che sappiate che il loro abuso può farci sembrare insicuri impreparati e poco professionali, per questo motivo se vi rendete conto di usarli un po’ troppo cercate di sostituirli con un attimo di silenzio nel quale fare un respiro profondo per poi riprendere il vostro discorso.

Conclusione

In questo articolo ho parlato del silenzio e dell’errata concezione secondo la quale la sua  eliminazione sia un bene e che ci faccia parlare meglio una lingua straniera. Fate bene attenzione: una cosa è fare scena muta, un’altra è fare delle piccole pause che ci consentono di prendere fiato e di riordinare le idee.

Ricordate: affinché possiate comunicare in modo efficace il parlato deve essere sempre accompagnato dalle pause. Sono proprio loro infatti a donare ritmo e naturalezza al nostro flusso del discorso.

ila firma

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