In today’s article called Alessandro Manzoni, I shortly talk about this Italian writer, pointing out how he influenced the Italian language through his masterpiece: I Promessi Sposi.

Alessandro Manzoni è considerato uno dei maggiori scrittori italiani e ovviamente, visto che il mio blog parla di lingua e cultura italiana, non potevo fare a meno di scrivere un articolo che lo riguardasse.

Ma perchè ho deciso di parlare proprio ora di questo scrittore? 

Beh, se mi seguite già da un po’ sapete che traggo ispirazione dalle domande che mi pongono i miei studenti e dagli eventi che si susseguono durante l’anno. Anche questa volta dunque mi sono lasciata ispirare da una ricorrenza piuttosto importante: i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, avvenuta il 22 Maggio 1873.

Il pensiero di Alessandro Manzoni

Alessandro Manzoni è uno degli scrittori più importanti ed apprezzati della letteratura italiana. 

Nonostante suo nonno fosse il celeberrimo Cesare Beccaria, un esponente dell’Illuminismo italiano, la sua poetica non si concentra sui capisaldi tipici di questa corrente, tra cui spicca il concetto di un “lume naturale” capace di conoscere, ragionare e guidare l’uomo nelle sue azioni. 

Nel suo pensiero invece, e di conseguenza nelle sue opere, gli ideali di uguaglianza e di libertà, la realtà del suo tempo, le passioni e le ideologie dominanti dell’epoca si mescolano con la profonda fede in Dio, che guida gli uomini per condurli alla salvezza.

Il problema della lingua italiana

Alessandro Manzoni visse nel periodo dell’unificazione d’Italia, assaporandone i fermenti, le lotte, i sogni e perché no, anche i suoi problemi. 

Anche se nel 1861 l’unità della nazione italiana era già una realtà, le differenze tra gli italiani erano abissali, e proprio a proposito di questo è diventata celeberrima la frase di Massimo D’azeglio:

“Fatta l’Italia bisogna fare gli italiani”.

Ma cosa c’entra tutto questo con Manzoni?

Alessandro Manzoni è ampiamente conosciuto per essere il padre de “I promessi sposi”, romanzo caposaldo della letteratura italiana.

Lo scrittore ne scrisse diverse versioni, la prima delle quali era interamente nella sua lingua: il lombardo. Una versione successiva invece fu scritta usando il fiorentino parlato, quindi una lingua del popolo, semplice e priva di parole auliche e costruzioni complesse, allo scopo di rendere il suo romanzo facilmente comprensibile dai più.

La ricerca quasi ossessiva della perfetta parola fiorentina da inserire nel suo romanzo è evidente in un libro ricco di dettagli che parla proprio di lui, chiamato Le due mogli di Manzoni.

Se siete curiosi e volete saperne di più vi invito a leggerlo.

ila firma

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Credit photo: www.divinamilano.it

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